Il colosso americano dell’auto Ford sfida l’esclusiva casa italiana Ferrari per conquistare la prestigiosa corsa automobilistica di Le Mans.
Dove vedere Le Mans ’66 – La grande sfida
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Le Mans ’66 – La grande sfida Backstage
Trama del Film
Un Film elettrizzante e bello da vedere anche per chi non è appassionato di corse, Le Mans ’66 è una macchina cinematografica di precisione. Una corsa sui pedali attraverso la rivalità tra Ford e Ferrari e la loro lotta per il dominio nella gara di durata di Le Mans, il film resiste facilmente alle sue due ore e mezza di durata, anche se percorre un struttura del film sportivo allegramente stereotipata.
Il film è particolarmente efficace quando si tratta di mettere insieme un quadro emotivo tra i personaggi. La tempestosa amicizia che si instaura tra il buon vecchio ragazzo del Texas Shelby e l’abrasivo Brummie Miles è un vero piacere: i due uomini condividono amore, rispetto e lealtà, ma non disdegnano di tirarsi l’un l’altro qualche chiave inglese o una pagnotta in testa. Allo stesso modo, una lite ad alta velocità tra Miles e sua moglie, Mollie (Caitriona Balfe), dà il tono a quella relazione scintillante. Bale fa miracoli nei panni di Miles, creando un personaggio strutturato dai dialoghi che nuota nel buffo gergo britannico e infinite tazze di tè.
Cast del Film
Ciò che arricchisce la storia è una combinazione delle sequenze di gara eseguite in modo efficiente (il sound design che fa scricchiolare le marce e che scioglie le gomme merita un plauso) e una sceneggiatura di Jez Butterworth, John-Henry Butterworth e Jason Keller, che minimizza la competizione tra i due aziende automobilistiche e invece lo inquadra come uno scontro tra gli anticonformisti e l’uomo. Nella prima categoria ci sono il designer di automobili Carroll Shelby (Matt Damon) e il pilota Ken Miles (Christian Bale). In quest’ultimo ci sono gli uomini di compagnia cinici e vestiti di Ford, tutti sorrisi smaglianti e tradimenti su misura costosi; uomini che vedono il genio rude e istintivo di qualcuno come Miles come una minaccia all’integrità del marchio.
